Acqua
La mensa scolastica utilizza l’acqua del rubinetto
Il Comune di Montelupo Fiorentino ed Acque SpA, il gestore idrico del Basso Valdarno, hanno stipulato un protocollo di intesa allo scopo di promuovere il consumo dell’acqua del rubinetto nelle mense scolastiche, nell’ambito del progetto “Acqua Buona”. Tale intesa, che si accompagna ad altre iniziative tese anch’esse a valorizzare l’acqua potabile distribuita dalla rete idrica come acqua “buona da bere”, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti del risparmio idrico e di favorire le buone pratiche all’interno delle pubbliche amministrazioni. Montelupo Fiorentino si va così ad unire agli altri comuni che hanno già aderito ad Acqua Buona come Empoli, Capraia e Limite, Castelfiorentino etc.
Controlli accurati ne garantiscono la qualità. Il progetto permette di ridurre i rifiuti, risparmiare energia, rafforzare le attività didattiche e l’educazione ambientale.
Bere acqua della rete idrica è di per se un gesto che aiuta l’ambiente e gli studenti di Montelupo Fiorentino lo sanno bene. Facciamo due conti: per produrre 1750 bottiglie di plastica dalla capacità di un litro e mezzo occorre un barile di petrolio, ovvero 159 litri di greggio (fonte: La Repubblica-Economia 3 gennaio 2008); dunque, ipotizzando un consumo medio giornaliero per alunno di mezzo litro di acqua, in un solo anno scolastico i ragazzi di Montelupo Fiorentino, hanno “risparmiato” almeno 655 barili di petrolio, oltre 100mila litri di greggio. A questi risultati vanno poi aggiunte le esternalità negative dovute al trasporto, alla logistica delle acque in bottiglia: ulteriore consumo di petrolio, emissioni di anidride carbonica, idrocarburi, ossidi di zolfo, monossido di carbonio etc.