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Comitato Interassociativo Reti Elettriche : a rischio miliardi di investimenti sulla rete elettrica nazionale

 19 dicembre 2011 – Il Comitato Interassociativo Reti Elettriche (CIRE), che riunisce le Associazioni delle imprese operanti sulla rete di trasmissione nazionale, esprime forte preoccupazione per la sospensione dei lavori disposta da Terna  sui cantieri relativi alla realizzazione di nuovi impianti, conseguente a insufficienti condizioni di remunerazione previste dalla AEEG nel Documento di consultazione relativo ai criteri per la definizione delle tariffe per l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica per il periodo 2012-2015, da cui si evince la mancanza dei presupposti economici per la realizzazione degli investimenti da tempo pianificati.  Questo avrà come primo effetto il brusco arresto delle attività di centinaia di cantieri da nord a sud, che vedono impegnati migliaia di lavoratori.   Oltre che dall’impatto immediato, la preoccupazione è motivata in prospettiva dal rischio di blocco, purtroppo già in atto, della realizzazione di infrastrutture strategiche, indispensabili non solo all’incremento di competitività delle imprese del settore, ma soprattutto allo sviluppo e alla modernizzazione del Paese, data la funzione strategica della rete elettrica di trasmissione per l’interconnessione tra i poli energetici a livello nazionale e internazionale, per la qualità del servizio e la fruibilità delle energie da fonti rinnovabili.

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Facebook  diventa “verde” e collabora con Greenpeace

 15.12.11 – Greenpeace e Facebook annunciano oggi la loro collaborazione per promuovere le energie rinnovabili, incoraggiare le grandi aziende che erogano energia a puntare sulle fonti pulite e sviluppare programmi che consentiranno agli utenti del social network di risparmiare elettricità e di coinvolgere le community in scelte a favore dell’energia verde .

L’intesa tra l’associazione ambientalista e l’azienda di Palo Alto conclude oggi la campagna di Greenpeace Unfriend Coal  lanciata due anni fa. In questi due anni 700 mila persone hanno chiesto a Facebook di alimentare i suoi data center con energia pulita e non con il carbone.

“Greenpeace e Facebook lavoreranno da oggi insieme per convincere i principali produttori di energia ad abbandonare il carbone e a investire sulle fonti rinnovabili. – annuncia Tzeporah Berman, co-direttrice della campagna Energia e Clima di Greenpeace International – Solo perseguendo la strada delle energie pulite sarà possibile lottare contro i cambiamenti climatici, rafforzare l’economia e tutelare la salute dei cittadini”.

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Greenpeace : dal cenone ai regali i 10 consigli per un Natale Verde

 07.12.11 – Cenone a chilometri zero, regali verdi e addobbi che rispettano l’ambiente. Oggi Greenpeace diffonde il decalogo per un Natale sostenibile, dieci consigli per festeggiarlo rispettando il Pianeta.

L’Albero di Natale: sceglilo amico delle foreste. Invece di comprare quello vero utilizza i rami di potatura dei nostri boschi. Identico effetto e minor costo per te e l’ambiente.

Le luci: comprale a basso consumo. Per creare l’atmosfera natalizia preferisci lampade fluorescenti compatte (classe A).

Apparecchia la tavola senza distruggere le foreste.

Se proprio non puoi evitare i prodotti di carta usa e getta, prima di acquistarli consulta la guida “Foreste a rotoli” http://bit.ly/v2J72m 

Per il cenone: utilizza meno carne e prodotti a derivazione animale. Ridurrai il tuo impatto sull’ambiente e sul clima. http://bit.ly/s2v5TX 

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Durban: verso nuovo accordo globale entro il 2015 
rinnovato il protocollo di Kyoto

11 dicembre 2011- A Durban dopo lunghi e difficili negoziati si é riuscito ad evitare il fallimento e rinnovare il Protocollo di Kyoto come regime di transizione verso un nuovo accordo globale che dovrà coinvolgere anche le maggiori economie del pianeta superando l’attuale contrapposizione tra paesi industrializzati e in via di sviluppo.
La “Piattaforma di Durban” prevede infatti la sottoscrizione di un nuovo accordo globale entro il 2015 e la sua applicazione a partire dal 2020. Esito questo non scontato visto l’ostruzionismo degli Stati Uniti, sostenuti da Canada Australia e Nuova Zelanda con Russia e Giappone a dar loro manforte. Ma grazie al ruolo determinante dell’Europa  – finalmente con il sostegno convinto anche del nostro governo – é stato possibile dare vita ad una Coalizione di Volenterosi tra paesi industrializzati emergenti e in via di sviluppo in grado di spingere India e Cina ad abbandonare il gioco dei veti contrapposti e costringere gli Stati Uniti ad approvare un mandato a sottoscrivere un accordo globale che abbia il Protocollo di Kyoto come architrave.

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  Clini : “Partnership Europa-Paesi emergenti nuova sfida per l’emergenza climatica”

                                                           

il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini con il Ministro cinese Xie Zhenhua

7 dicembre 2011 – La Cina è un partner strategico per uscire da Durban con un risultato positivo. La Cina ha dichiarato la sua disponibilità a proseguire il proprio programma nazionale di contrasto ai cambiamenti climatici, mettendosi a disposizione per ottenere un accordo globale. La Cina, dunque, è la chiave per il cambiamento. La novità che sta emergendo a Durban è che l’Europa potrebbe essere il punto di riferimento per una partnership molto forte non solo con la Cina ma anche con il Brasile, il Messico, l’India, il Sudafrica. Questo potrebbe cambiare la geografia alla quale siamo abituati nei negoziati sui cambiamenti climatici, con importanti players come l’Europa, da un lato, e le grandi economie emergenti dall’altro”.
Lo ha affermato questa mattina a Durban il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini  dopo l’incontro bilaterale con il Ministro cinese Xie Zhenhua tenutosi nell’ambito della Cop 17. I due ministri hanno ribadito l’importanza della cooperazione tra i due Paesi sulla protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile, che ha portato tra l’altro, l’anno scorso, all’avvio di uno specifico programma congiunto dedicato al cambiamento climatico. I due ministri hanno deciso di integrarlo e accrescerlo mediante l’apporto del nuovo Centro nazionale di ricerca strategica e di cooperazione internazionale sul cambiamento climatico (NCSC), presentato proprio ieri a Durban.

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