La nuova Restructura : recupero, ristrutturazione, riqualificazione
Una nuova Restructura quella che vedremo dal dal 21 al 24 novembre al Lingotto Fiere di Torino, il salone-evento del nordovest dedicato all’edilizia e all’architettura sostenibile, che dopo 25 anni di vita si presenta in una formula completamente rinnovata per soddisfare le tendenze di un mercato che nell’arco di oltre due decenni è profondamente mutato Recupero, ristrutturazione, riqualificazione saranno i temi centrali che ruoteranno anche intorno al risparmio energetico e alla sostenibilita’ ambientale. Sono cambiati i materiali, gli strumenti, le stesse professioni, che hanno visto la nascita di figure sempre più specializzate e che per loro stessa natura richiedono servizi sempre più puntuali e personalizzati. Per questo motivo, GL events Italia-Lingotto Fiere ha deciso di avviare un profondo processo di rinnovamento della manifestazione, di ripensarla alla base, per confermare con i fatti il ruolo da protagonista che Restructura ha svolto e intende continuare a svolgere nel prossimo futuro, confermandosi come vetrina privilegiata di confronto fra i professionisti del settore e fornendo al tempo stesso ai clienti finali un ampio ventaglio di opportunità e soluzioni per la ristrutturazione della propria casa. Per l’edizione 2013 Restructura si sposta dai padiglioni tradizionali di Lingotto Fiere all’Oval, l’impianto costruito per ospitare le gare di pattinaggio di velocità dei XX Giochi Olimpici invernali di Torino 2006, che da qualche anno è parte integrante del polo espositivo torinese. La location ha già dato prova delle sue grandi potenzialità, ospitando numerosi eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Il nuovo spazio, un ambiente unico privo di pilastri, consente soluzioni espositive totalmente nuove che permetteranno di valorizzare in modo più efficace gli espositori. Non più padiglioni separati dunque, ma un unico spazio utilizzabile al meglio a seconda delle necessità. Abbiamo rivolto alcune domande a Roberto Fantino, Direttore commerciale e Marketing Lingotto Fiere
Come mai questo cambiamento di location e di immagine?
Dopo un quarto di secolo era necessario ripensare la manifestazione. Il tema del recupero dell’esistente è, infatti, l’argomento di discussione principale degli ultimi anni e lo sarà anche nel prossimo futuro. Allo stesso tempo il quadro di riferimento del settore è molto cambiato: dalla situazione economica che ha fatto sentire i propri effetti su tutta la filiera, al modo stesso di concepire ed effettuare le ristrutturazioni, caratterizzato oggi da un’attenzione sempre crescente al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Sono cambiati i materiali, gli strumenti, le stesse professioni, che hanno visto la nascita di figure sempre più specializzate e che per loro stessa natura richiedono servizi sempre più puntuali e personalizzati. Per questo motivo, GL events Italia-Lingotto Fiere ha deciso di avviare un profondo processo di rinnovamento della manifestazione, di ripensarla alla base, per confermare con i fatti il ruolo da protagonista che Restructura ha svolto e intende continuare a svolgere nel prossimo futuro, confermandosi come vetrina privilegiata di confronto fra i professionisti del settore e fornendo al tempo stesso ai clienti finali un ampio ventaglio di opportunità e soluzioni per la ristrutturazione della propria casa. In questa direzione si inseriscono anche le scelte legate al rinnovo dell’immagine e della location. La prima per creare una nuova identità visiva, più attuale e contemporanea, la seconda per una serie di vantaggi logistici: l’Oval ha già dato prova delle sue grandi potenzialità, ospitando numerosi eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Il nuovo spazio, un ambiente unico privo di pilastri, consente soluzioni espositive totalmente nuove che permetteranno di valorizzare in modo più efficace gli espositori. Non più padiglioni separati dunque, ma un unico spazio utilizzabile al meglio a seconda delle necessità.
Quali presenze significative ci saranno a Restructura?
Abbiamo deciso di puntare molto su un ricco palinsesto di eventi collaterali, che sempre di più rappresentano il vero valore aggiunto delle fiere moderne. Per far questo abbiamo stretto accordi importanti con Enti, Istituzioni e realtà imprenditoriali private. Nella mattinata del 21 novembre avrà luogo il grande convegno di apertura, nel corso del quale saranno presentati importanti progetti di recupero e riqualificazione, come quello realizzato da Isolarchitetti per il Museo Egizio di Torino, quello di Park Associati per l’area Ex Campari a Milano e quello di Palazzo Gualino a Torino, frutto del lavoro dello Studio Baietto Battiato Bianco. Nel corso di Restructura avrà inoltre luogo il Convegno Nazionale annuale di UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, l’organizzazione nazionale unitaria che da oltre 50 anni raggruppa e rappresenta i Comuni interamente e parzialmente montani e le Comunità montane per un bacino territoriale pari al 54% di quello nazionale e nel quale risiedono oltre 10 milioni di abitanti. Inoltre, dopo aver registrato il “tutto esaurito” nelle passate edizioni, i visitatori avranno l’opportunità di partecipare ai RestrucTOUR, visite guidate in cantieri e siti di particolare rilievo in termini di sostenibilità, organizzate in collaborazione con ArchiE20 e L’Urban Center di Torino e condotte insieme ai progettisti. Quest’anno uno dei Tour approderà a Ostana, piccolo paese di borgate sparse della Valle Po, oggi inserito nella rete dei borghi più belli d’Italia, oggetto di un importante lavoro di riqualificazione edilizia avvenuto negli ultimi vent’anni. Tra le altre mete, le visite toccheranno il 21 novembre, il cantiere del Palazzo Unico della Regione Piemonte, progettato da Massimiliano Fuksas, il 22 quello dell’insediamento dell’ex INCET, e domenica 24 quello del Museo Egizio di Torino. Tutti i RestrucTour sono a numero chiuso e si prenotano sul sito www.restructura.com.
Secondo la vostra percezione commerciale e marketing cosa emerge dai settori su cui state lavorando per questa edizione?
Certamente esiste un grande sforzo di ricerca di nuovi sbocchi e di nuovi mercati, anche esteri, per far fronte alla contingenza che ha segnato il settore in questi ultimi anni.
Questo aspetto però ha anche liberato nuove energie, creatività imprenditoriale, e ha impattato sulle figure professionali, obbligando quelle esistenti a una rapida evoluzione e creandone anche di nuove. Riscontriamo una crescente predisposizione agli spostamenti geografici, a un crescente investimento nella ricerca di prodotto e una maggior cura nel servizio. Potremmo dire che dal momento che negli ultimi anni “il gioco si è fatto duro”, il settore ha però saputo reagire, affinando le proprie armi e comprendendo che è l’eccellenza di prodotto e di servizio che può davvero fare la differenza, garantendo alle aziende il giusto livello di competitività sul mercato.
19 novembre 2013