Trento : conclusa la prima conferenza internazionale su smart cities e servizi intelligenti.
La conferenza “Digital Cities of the Future“,si è tenuta a Trento il 2 e 3 settembre presso il Consorzio dei Comuni Trentini , organizzata dal polo dell’innovazione Trento RISE con l’Osservatorio Smart Cities dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), il Consorzio dei Comuni Trentini e EIT ICT Labs Italy. Una grande occasione per confrontarsi sulle migliori esperienze nazionali ed europee nel settore delle smart cities e dei servizi intelligenti. Tra i numerosi interventi ne citiamo alcuni: Paolo Traverso , direttore di Trento RISE – ha dichiarato «Le tecnologie sono importanti, ma bisogna porre il cittadino al centro, perché è il cittadino, con le sue esigenze, che deve definire la smart city. È quello che stiamo cercando di fare a Trento RISE.Anche noi ingegneri abbiamo capito che la tecnologia, pur essendo utilissima, da sola non basta. E se vogliamo davvero mettere al centro di tutto il cittadino, è cruciale una cinghia di trasmissione con il territorio: la Pubblica Amministrazione.» Altrettanto importante, poi, coinvolgere le piccole e medie imprese, vero cuore del nostro tessuto produttivo, così da portare le innovazioni prodotte nelle smart city «nel mercato e fuori dai territori di sperimentazione.» . Paolo Testa, responsabile Osservatorio Smart Cities nonché direttore Cittalia Centro Studi ANCI, afferma che il tema delle smart city «va presidiato con attenzione, e infatti l’ANCI ha un osservatorio specifico che collabora con il FORUM PA e si sta consolidando. Non si tratta di un progetto imposto, calato dall’alto, ma un aiuto molto concreto a disposizione dei comuni.» Testa ha voluto poi sottolineare come nell’ambito delle smart city «le politiche vengono prima delle tecnologie. Quest’ultime sono uno strumento per realizzare le prime.» Marino Simoni, presidente del Consorzio dei Comuni Trentini,ha sottolineato «non c’è un futuro per la pubblica amministrazione né per la cittadinanza senza guardare all’innovazione, senza puntare allo smart territory.» Cristiano Radaelli, presidente di Anitec e vicepresidente di Confindustria Digitale, ha spiegato come «oggi, nel mondo, circa il 50% delle persone viva nelle città. Le città, dunque, devono essere costruite intorno alla persona.» Per rendere più smart un centro urbano «non basta realizzare l’infrastruttura tecnologica; bisogna prima capire come vuole essere la città in futuro, e solo sulla base di quello costruire infrastrutture e spazi.» Fondamentale, in questo senso, il ruolo delle Pubbliche Amministrazioni. Che non devono solo guidare lo sviluppo innovativo e gestire la collaborazione tra pubblico e privato, ma generare condivisione tra i cittadini.
Nel corso delle giornate ci si è quindi soffermati su esempi concreti di città e soluzioni intelligenti: dal cruscotto smart city di Torino, al Rinascimento 2.0, passando per i contributi del settore privato. Il direttore del FORUM PA Gianni Dominici, «nella dimensione urbana si concentrano i problemi del mondo, ma anche le soluzioni», e che servono «nuovi metodi e nuovi approcci che tengano conto della crisi».
5 settembre 2013