Crisi: i principali indicatori economici confermano una situazione drammatica.
L?Istat ha diramato? l?ennesimo ?bollettino di guerra? sullo stato dell?economia italiana. Il PIL registra il settimo calo consecutivo, registrando una variazione del -2,4% rispetto?al primo trimestre 2012 ed una variazione acquisita per il 2013 pari al -1,6%.? La produzione industriale, invece, ad aprile segna il -4,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. Persino l?export va male: il calo registrato ? del -1,9% rispetto al trimestre precedente.? A ci? aggiungiamo la contrazione dei consumi delle famiglie che, secondo quanto rilevato dall?O.N.F. ? Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel biennio 2012-2013 risulta pari al -7,3%, che equivale ad una contrazione della spesa complessiva delle famiglie di circa 52 miliardi di Euro. Allarmanti, inoltre, i dati del Cerved sul fallimento delle imprese italiane, che rilevano nel primo trimestre 2013 ben 3.500 procedure di fallimento avviate, il +12% rispetto allo stesso periodo del 2012. Un andamento estremamente grave, che non fa altro che confermare le preoccupazioni che Federconsumatori ed Adusbef esprimono da anni. L?elemento pi? allarmante non sono i dati (gi? di per s? drammatici) registrati finora, bens? quelli che si registreranno a fine anno, a meno che non si avviino immediati ed urgenti provvedimenti tesi a risollevare le sorti dell?economia italiana.
?Prima di tutto ? urgente evitare categoricamente ogni operazione che possa decurtare ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie, come l?aumento dell?IVA.? ? dichiarano Rosario Trefiletti (presidente Federconsumatori) ed Elio Lannutti (presidente Adusbef)
Un rinvio non ? sufficiente, bisogna cassare definitivamente tale provvedimento che avrebbe effetti disastrosi non solo per i cittadini (con ricadute dirette ed indirette di +207 Euro nel 2013), ma per l?intero sistema economico.
Inoltre ? fondamentale l?avvio di un serio piano per la ripresa degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, fondamentali anche dal punto di vista di un rilancio dell?occupazione, in particolar modo quella giovanile.
11 giugno 2013