h3>Trasporto merci : Con la ferrovia si risparmierebbero 3 miliardi l’anno
Il 94% delle merci viaggia sui camion, e appena il 6% in ferrovia. Se si sommano tutte le forme di trasporto alternative all’asfalto, cioè la ferrovia più il cabotaggio sui mercantili più le idrovie, l’insieme rappresenta un modesto 13% degli spostamenti delle merci. Sono questi forse i dati salienti di uno studio sul trasporto delle merci in Italia sviluppato dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Autorità portuale di Trieste e la società di logistica Alpe Adria. Il rapporto “Il trasporto merci in Italia” affronta un tema primario e strategico per l’ambiente e per la crescita economica italiana in un contesto europeo. Prende in considerazione 53 terminali intermodali presenti in Italia, ripartiti secondo le macro aree del Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud Italia. Dallo studio emerge fra l’altro che se fosse invertito il rapporto fra strada e ferrovia si potrebbe conseguire un notevole abbattimento dei costi esterni che gravano sull’ambiente, fino al 57% dell’ammontare complessivo sviluppato dal trasporto su strada, con un risparmio stimabile attorno ai 3 miliardi di euro l’anno. Lo studio fa emergere anche un percorso possibile di sperimentazione per spostare le merci sui carri ferroviari e sulle vie d’acqua usando le infrastrutture intermodali già presenti. Il trasporto delle merci in Italia ha assunto ruolo sempre più rilevante dal punto di vista delle emissioni di CO2, che hanno effetti sul clima. “Non a caso – spiega nella sua introduzione allo studio il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – la tematica del contenimento dell’impatto ambientale causato dal trasporto merci rappresenta da tempo uno degli obiettivi primari costantemente all’attenzione degli organi nazionali e comunitari, nell’ambito delle azioni di governo e regolamentazione del territorio e delle attività economiche in generale.” Con questa strategia si raggiungerebbe anche l’obiettivo fondamentale di favorire le imprese ferroviarie e gli operatori logistici, che avrebbero così l’occasione di proporre servizi e offerte commerciali adeguate, sostenibili e competitive.
18 febbraio 2013