Sindaci minacciati : Cicala (anci) , non abbassare la guardia

‘’Il quadro che emerge dal rapporto sulle intimidazioni contro gli amministratori locali sottolinea come sia in crescita il fenomeno e fa bene Avviso Pubblico a mantenere alta l’attenzione cosi’ come fa bene anche l’ANCI a continuare l’azione di sostegno ai Comuni piu’ esposti come quelli calabresi per i quali e’ stato gia’ insediato un tavolo di lavoro presso il Ministero dell’Interno per proporre e fornire il massimo del sostegno possibile sulle problematiche legate ai fenomeni legati all’alto tasso di criminalita’ sui territori’’. E’ quanto afferma Giuseppe Cicala, Delegato ANCI alla legalita’ e alla trasparenza, il quale ricorda che ‘’dal 2010 l’Associazione ha realizzato diversi interventi diretti proprio in Calabria e nelle Regioni del Mezzogiorno a seguito dell’istaurarsi di un vero e proprio clima intimidatorio nei confronti di chi cerca di fare bene il proprio lavoro come servitore della comunita’ locale’’.

Secondo Cicala ‘’e’ necessario inoltre innovare la legislazione sugli scioglimenti dei consigli comunali per fenomeni di infiltrazioni e di condizionamento mafioso perche’ non si puo’ assistere ad un ripetersi di provvedimenti nel tempo senza che cio’ produca significativi cambiamenti. E’ necessario rafforzare gli strumenti – spiega – ‘’E’ facendo leva sul maggiore coordinamento delle attivita’ e partire da queste realta’ per rafforzare il sistema degli appalti pubblici con le Stazioni uniche appaltanti, riconoscendo una specificita’ territoriale come l’istituzione di Zone franche della legalita’ che permettano di gestire con maggiore mobilita’ il personale degli enti ed incentivino nuovi bandi pubblici per l’assunzione di personale degli uffici tecnici e della gestione economica degli enti, che prevedano azioni mirate di rafforzamento della societa’ civile’’.  

E’ necessario infine – conclude Cicala – che al di la’ delle norme contenute nel nuovo decreto legislativo in materia di incandidabilita’, si faccia appello ai Partiti politici affinche’ si dotino di codici etici ancora piu’ stringenti delle norme perche’ non deve essere un magistrato a decidere chi e se ci si puo’ candidare alle elezioni anche comunali o regionali ma deve essere la politica a selezionare tenendo sempre altissima l’attenzione sui rischi di infiltrazione criminale. Lo dico anche perche’ ci si appresta ormai verso le elezioni politiche e sono tantissime le risorse che oggi sono in movimento e che potrebbero sostenere questo o quel candidato alle elezioni’’.

9 dicembre 2012