Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’apertura dell’incontro con il Comitato Direttivo dell’ANCI
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha presenziato alla riunione del Comitato Direttivo dell’ANCI che si è tenuta in Campidoglio ed il cui ordine del giorno della riunione è stato sul tema ‘’Risanamento e crescita del Paese: il contributo dei Comuni e le prospettive della finanza locale’’. Il Presidente Giorgio Napolitano si è così espresso : “Alla delegazione dell’ANCI, guidata dal Presidente Del Rio, che ho ricevuto la scorsa settimana, ho manifestato il mio interesse a intervenire a un incontro più ampio, con il Comitato Direttivo dell’Associazione, per ascoltare preoccupazioni e prese di posizione importanti per il presente e per il futuro della Repubblica di cui i Comuni sono istituzione di base e parte integrante. E dirò di qui a poco qualche mia opinione in proposito.
Ma non posso non partire dai fatti nuovi verificatisi nelle ore scorse e ancorain via di sviluppo, anche perché essi non possono non influenzare anche il quadro in cui porre i problemi che stanno particolarmente a cuore all’ANCI. Sappiamo che la imminente conclusione della legislatura, e quindi l’avvicinarsi delle elezioni per il Parlamento, stanno suscitando crescenti tensioni tra le forze politiche, da oltre un anno impegnatesi nel sostenere un governo cui non
partecipassero esponenti dei partiti. Ci sono tensioni politiche pre-elettorali che anche fuori d’Italia possono essere comprese senza suscitare allarmi sulla tenuta istituzionale del nostro paese. Questa tenuta è fuori questione, ho il dovere di riaffermarlo pubblicamente e mi sento in grado di farlo. E’ però necessario a tal fine cooperare responsabilmente a un’ordinata, non precipitosa e non convulsa conclusione della legislatura e dell’esperienza di governo avviata nel novembre 2011. Occorre una considerazione, quanto più obbiettiva e serena sia possibile, del residuo programma di attività previsto nelle due Camere, delle scadenze istituzionali – anche nel senso di adempimenti normativi – che si concordi nel ritenere inderogabili, nonché dei tempi necessari e opportuni per una proficua preparazione del confronto elettorale. Mi riservo di compiere nella prossime ore i conseguenti utili accertamenti”
Ma non posso non partire dai fatti nuovi verificatisi nelle ore scorse e ancorain via di sviluppo, anche perché essi non possono non influenzare anche il quadro in cui porre i problemi che stanno particolarmente a cuore all’ANCI. Sappiamo che la imminente conclusione della legislatura, e quindi l’avvicinarsi delle elezioni per il Parlamento, stanno suscitando crescenti tensioni tra le forze politiche, da oltre un anno impegnatesi nel sostenere un governo cui non
partecipassero esponenti dei partiti. Ci sono tensioni politiche pre-elettorali che anche fuori d’Italia possono essere comprese senza suscitare allarmi sulla tenuta istituzionale del nostro paese. Questa tenuta è fuori questione, ho il dovere di riaffermarlo pubblicamente e mi sento in grado di farlo. E’ però necessario a tal fine cooperare responsabilmente a un’ordinata, non precipitosa e non convulsa conclusione della legislatura e dell’esperienza di governo avviata nel novembre 2011. Occorre una considerazione, quanto più obbiettiva e serena sia possibile, del residuo programma di attività previsto nelle due Camere, delle scadenze istituzionali – anche nel senso di adempimenti normativi – che si concordi nel ritenere inderogabili, nonché dei tempi necessari e opportuni per una proficua preparazione del confronto elettorale. Mi riservo di compiere nella prossime ore i conseguenti utili accertamenti”
7 dicembre 2012