Piu forti le tutele per tutte le emergenze ambientali
Si rafforzano le norme per imporre il risanamento ambientale alle industrie più’ inquinanti, estendendo il “modello Ilva” a tutti i casi di emergenza ecologica e sanitaria.Lo prevede la stesura finale del decreto “salva-Taranto” firmato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Ringrazio il presidente Napolitano per la grande attenzione con cui ha valutato e quindi firmato il decreto salva-Taranto”: cosi’ il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, commenta il via libera del presidente. Nella stesura finale, il testo estende a tutte le imprese di interesse strategico nazionale con piu’di 200 addetti, gli impegni al disinquinamento compresi il ricorso a sanzioni(fino al 10% del fatturato) e l’adozione di provvedimenti di amministrazionestraordinaria in caso di inadempienza, e “rappresenta – osserva il ministro –
non solo una risposta responsabile all’emergenza innescata dalla situazionedell’Ilva, ma indica una via replicabile in analoghi casi ove si ravvisinogravi violazioni ambientali e condizioni di pericolo per la salute pubblica”.“Il decreto orarafforza il ruolo dell’autorizzazione integrata ambientale e dei piani dirisanamento delle grandi industrie, a cominciare dall’acciaieria Ilva di
Taranto”.