Manovrare IMU per agevolare le fasce più disagiate
24 settembre 2012 , Il Delegato alle Politiche abitative dell’Associazione dei Comuni italiani (ANCI), Alessandro Bolis, ribadendo la posizione piu’ volte espressa dall’Associazione, chiede ai Sindaci di valutare l’opportunita’ di utilizzare i margini di manovra consentiti dalla legge nella definizione delle aliquote IMU per agevolare la componente sociale dell’edilizia abitativa per le fasce di popolazione piu’ disagiate. In particolare Bolis ricorda agli amministratori la facolta’ di differenziare le aliquote per i comparti interessati, entro i limiti di ribasso cosi’ riassunti: abitazioni assegnate dagli enti di gestione ERP o dalle cooperative a proprieta’ indivisa, aliquota riducibile fino al 4,6 per mille (non si applica la riserva statale sul gettito); abitazioni locate a canone ‘concordato’ a norma della legge 431, aliquota riducibile fino al 4 per mille (si applica la riserva statale); immobili invenduti delle aziende operanti nell’edilizia – in particolare abitativi –aliquota riducibile fino al 3,8 per mille(si applica la riserva statale).