Auto Blu: tra il 2009 e il 2011 spesa ridotta del 16%
13 agosto 2012 , Sulle auto blu la PA italiana sta facendo delle economie, ma i risultati non sono ancora sufficienti: il 44% delle amministrazioni è in ritardo nel risanamento.
Il monitoraggio sulla spesa, la percorrenza media e il numero di autisti impiegati, realizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica attraverso il Formez e svoltosi dal 10 maggio al 30 giugno 2012, rivela che la spesa complessiva sostenuta nel 2011 per la gestione del parco auto ammonta a 1 miliardo e 220 milioni di euro (escluse targhe speciali, corpi di Polizia, forze armate), di cui oltre il 73% riguarda il costo del personale.
Rispetto al 2009 – il decreto legge 78/2010 ha infatti introdotto l’obbligo, dal 2011, di non effettuare spese superiori all’80% della spesa sostenuta nel 2009, anche se tale obbligo diviene in effetti operativo per il 2012, in quanto è prevista una deroga per i contratti in essere – tale spesa si è ridotta di quasi il 16,0% (per l’esattezza 15,9%): -11,9% nella PA centrale, -16,8% nella PA locale. Considerando invece il risparmio con esclusione del personale, la situazione si modifica nel modo seguente: la spesa si riduce del 10,5%, e la contrazione è in questo caso superiore per la PA centrale (-17%) rispetto a quella della PA locale (-9,5%).
In termini assoluti, rispetto al 2009 la riduzione della spesa è superiore a 200 milioni di euro annui; riduzione che sale a 280 milioni di euro annui per il 2012, sulla base della ulteriore diminuzione delle autovetture avvenuta nel primo semestre e puntualmente registrata dal censimento permanente gestito sempre da Formez PA per conto del DFP.
In realtà, la riduzione della spesa per il parco auto è superiore a 280 milioni, in quanto la rilevazione avviata dal DFP non tiene conto delle auto utilizzate per scopi di sicurezza personale o nazionale e/o servizi di vigilanza; e i costi dichiarati dalle amministrazioni non includono il costo del personale dei corpi militari o speciali addetti alla guida di autovetture assegnate ad personam né includono la quota ammortamento e i costi non rilevati del parco auto di proprietà.
Le ombre accanto alle luci
Ma quanti enti hanno effettivamente invertito la rotta? Le amministrazioni che hanno realizzato dei risparmi, considerando anche le spese per il personale, sono l’81,6%; e di questo, però, solo il 31,4% ha raggiunto o superato la quota di risparmio prevista dalla legge (20% in meno di costi rispetto al 2009). Il 18,4% degli enti ha invece addirittura aumentato la spesa, e il 6,1 di oltre il 20%.
Se non si considera il personale, anche a causa dei consistenti aumenti del costo del carburante solo il 55,4% del totale ha realizzato risparmi, mentre il 44,6% mostra incertezze o ha addirittura significativamente aumentato le uscite rispetto al 2009.
Le aree geografiche
Per quanto concerne la PA locale, a livello regionale, la maggiore riduzione percentuale sulla spesa complessiva tra il 2009 e il 2011 è stata riscontrata in Friuli Venezia Giulia (-30,9%), in Toscana (-24,9), in Veneto (-22,6), in Emilia Romagna (-21.6%), in Puglia (-20,4), nelle Marche (-19,8) e nel Lazio (-19,0). La media di queste
Regioni ha superato l’obiettivo del taglio del 20% della spesa. Inferiore al 10% il taglio della spesa in Sardegna (-8,4%) e in Abruzzo (-6,9).
Gli enti che hanno partecipato al monitoraggio
Hanno partecipato alla rilevazione, compilando regolarmente l’apposito questionario on line, 4.694 amministrazioni pubbliche, che detengono l’86,3% del parco auto totale della PA (il tasso di copertura della rilevazione supera il 95% della PA Centrale, Università, Province e Comuni capoluogo).
Gli enti territoriali del Nord e del Centro hanno partecipato all’indagine con percentuali superiori rispetto agli enti del Sud.
Risparmi soprattutto sulle auto blu
Il risparmio risulta particolarmente elevato in termini assoluti per le cosiddette “auto blu”(assegnate ad personam o comunque con autista). Le auto blu, pur essendo pari al 13% del parco auto complessivo, registrano una diminuzione di spesa pari al 40% del risparmio complessivo.
Il risparmio di spesa di 208 milioni è stato ottenuto dalle amministrazioni riducendo di quasi 83 milioni di euro la spesa sulle auto blu e di oltre 125 milioni di euro la spesa sulle auto di servizio.
Da cosa deriva il risparmio
Nel complesso, considerando tutte le tipologie di auto, la riduzione ha riguardato soprattutto la spesa per l’acquisto in proprietà (-32,4%, con un risparmio complessivo per il biennio di oltre 10 milioni di euro).
Diminuite anche del 19,7% le spese di gestione non ripartibili (costi di stazionamento, rimborsi spese, buoni taxi, affitti di immobili, ecc.); in termini assoluti il risparmio maggiore è nella spesa per il personale, principalmente autisti (-17,9%). Aumenta, invece, quella per il noleggio: +7,3%, pari a 3,5 milioni per il biennio, a seguito della decisione delle PA di detenere sempre meno auto in proprietà. La spesa per i consumi si è ridotta del 5,7% sul totale, con un risparmio di quasi 10 milioni di euro. Da considerare che la riduzione percentuale e il risparmio sarebbe stato superiore del doppio se non ci fosse stato il rialzo dei costi di carburante.
La maggiore voce di spesa continua a essere rappresentata dal personale (sia di guida che addetto alla gestione): è pari al 73,3% della spesa totale. Dal 2009 la spesa per il personale, come detto, si è contratta del 17,9%: rispetto ad una spesa di circa 800 milioni di euro annui, parliamo di un risparmio annuo di circa 176 milioni di euro.
Chilometri percorsi
Le auto della PA hanno percorso nel 2011 circa 700 milioni di km, di cui il 18% percorso dalle auto blu e l’82% dalle altre auto di servizio. La percorrenza media, tuttavia, è molto più alta per le auto blu (29.000 km) rispetto alle altre auto (9.000).
Misure per ridurre i costi
Ecco, infine, alcune delle misure più frequenti attivate dalle PA per razionalizzare i costi:
– utilizzo di sistemi di trasparenza sull’uso (adottate dal 44% delle amministrazioni)
– nuovi criteri di assegnazione delle auto (32%)
– acquisizioni tramite Consip (22%)
– acquisizione di auto meno potenti e a basso inquinamento (18%).
L’11% delle amministrazioni (il 31% delle PA centrali ed il 10% delle locali) ha inoltre dichiarato di aver ridotto il personale dedicato alla guida.
Ogni utente può consultare le apposite banche dati relative al numero delle auto possedute da ciascun ente pubblico (www.censimentoautopa.gov.it/public.aspx) ed ai costi delle auto del singolo ente (http://www.censimentoautopa.gov.it/publicM.aspx).
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www.smartcityjournal.it : direttore responsabile Nello Meli