Commercio con l’estero
16 aprile 2012 – A febbraio si rileva un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente per le esportazioni, determinato da una crescita dello 0,5% delle vendite verso i mercati extra Ue. Le importazioni crescono dello 0,7%, per effetto dell’aumento dell’1,7% sui mercati Ue.
La crescita congiunturale dell’export è più sostenuta per i beni di consumo durevoli (+2,2%) e non durevoli (+1,6%) e negativa per i prodotti energetici (-8,2%). Dal lato dell’import si rileva un aumento significativo per l’energia (+2,8%).
Nell’ultimo trimestre le esportazioni registrano una crescita congiunturale del 2,1%, con un incremento rilevante per i prodotti energetici (+17,9%). Per gli acquisti si osserva una flessione dell’1,6%, più accentuata per i mercati Ue (-2,0%) e per i prodotti intermedi (-4,2%).
A febbraio la crescita tendenziale delle esportazioni è pari al 7,3% e interessa in misura maggiore i mercati extra Ue (+11,8%). L’aumento dello 0,8% delle importazioni è imputabile alla crescita degli acquisti dai Paesi extra Ue (+4,6%).
I volumi esportati sono aumentati del 2,1% rispetto a febbraio 2011, mentre quelli importati sono diminuiti del 5,8%. La dinamica tendenziale dei valori medi unitari è positiva tanto per l’export (+5,1%) quanto per l’import (+6,9%).
Il disavanzo della bilancia commerciale nei primi due mesi dell’anno è di 5,5 miliardi di euro, in miglioramento rispetto al deficit di oltre 9 miliardi dell’anno precedente. Il saldo non energetico è positivo e pari a 6,5 miliardi.
I raggruppamenti principali di industrie più dinamici, rispetto a febbraio 2011, sono stati i beni di consumo non durevoli e i prodotti energetici, sia all’export sia all’import. Risultano in calo le importazioni di prodotti intermedi (-10,8%), di beni di consumo durevoli (-6,6%) e di beni strumentali (-5,2%).
A febbraio la crescita dell’export è trainata dalle vendite di prodotti in metallo verso la Svizzera, di macchinari e apparecchi verso Stati Uniti e Germania, di prodotti petroliferi raffinati verso i paesi OPEC e di articoli farmaceutici verso la Francia.
Il petrolio greggio e il gas naturale dai paesi OPEC, il gas naturale e i prodotti petroliferi raffinati dalla Russia e il gas naturale dai Paesi Bassi forniscono il maggior impulso alla crescita delle importazioni.