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Piano rifiuti per Roma

(Nella foto, da sinistra: il commissario per l'emergenza rifiuti a Roma, Giuseppe Pecoraro, il ministro dell'ambiente, Corrado Clini e il segretario generale del ministero dell'ambiente, Antonio Agostini, durante la conferenza stampa a margine dell'incontro di oggi).

28-marzo 2012 – Il ministro Clini, il cui intervento nella delicata questione dei rifiuti romani è stato chiesto il 10 marzo scorso, ha consegnato, nel corso della riunione di oggi alla Regione, al Comune di Roma, alla Provincia di Roma e al commissario governativo per la chiusura della discarica di Malagrotta, un documento che propone il passaggio da una prospettiva di sola emergenza alla previsione di un vero “piano speciale per Roma” basato su una prospettiva organica che punta alla piena efficienza del ciclo integrato dei rifiuti. La logica del Ministero tende verso un approccio in chiave industriale che punti a trasformare il rifiuto da costo in risorsa anche economica. Una impostazione che consentirà, anche in una prospettiva di collaborazione pubblico-privato, di valorizzare le grandi competenze e capacità del territorio, incluso il coinvolgimento del sistema creditizio per integrare il sostegno ai necessari investimenti funzionali alla sostenibilità economica dei nuovi obiettivi.

In particolare il “Piano per Roma”, (che sarà disponibile integralmente dalle ore 9 di domani sul sito del Ministero, www.minambiente.it) prevede misure per prevenire l’emergenza e attuare le normative europee e nazionali, da avviare tutte in modo contestuale per programmare e garantire la gestione integrata del ciclo dei rifiuti di Roma.
In particolare il Piano prevede:
– La riduzione della quantità di rifiuti da conferire agli impianti di trattamento e quindi in discarica o termovalorizzatore. privilegiando la raccolta della frazione umida per la produzione di compost di qualità In questa prospettiva il Ministero è disponibile a sostenere il Comune di Roma con un programma straordinario, allo scopo di raggiungere progressivamente nel triennio 2012-2014 l’obiettivo del 50% di materiale recuperato e la corrispondente riduzione dei rifiuti da conferire agli impianti di trattamento o in discarica.

– Rendere pienamente efficienti gli impianti di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti (TMB), al fine di ridurre la quota di rifiuti da conferire in discarica ed aumentare la frazione recuperata, nonché quella destinata al recupero energetico. A tal fine è necessario:

  1. conseguire l’obiettivo di destinare al conferimento in discarica nel triennio 2012-2014 non oltre il 40% dei rifiuti trattati negli impianti TMB;
  2. selezionare la frazione umida per la produzione di biostabilizzato, con l’obiettivo di raggiungere nel triennio 2012-2014 almeno il recupero del 15% del rifiuto trattato;
  3. selezionare la frazione destinata al recupero energetico, con l’obiettivo di raggiungere nel triennio 2012-2014 almeno il recupero del 25% del rifiuto trattato.

Per raggiungere questi obiettivi il Ministero è disponibile a sostenere il Comune e la Provincia di Roma con un programma straordinario. A tal fine il dicastero si propone di sottoscrivere entro il 30 aprile 2012 un accordo di programma ed un piano operativo con il Comune di Roma, La Provincia di Roma, la Regione Lazio e le aziende titolari degli impianti TMB (Malagrotta 1 e 2, AMA Rocca Cencia e Via Salaria), degli impianti per la preparazione del compost (AMA Maccarese), e degli impianti di recupero energetico (GAIA Colleferro, ACEA San Vittore e gassificatore di COLARI Malagrotta) presenti nella Regione Lazio.

In questo ambito si inquadra l’individuazione di nuovi siti di discarica come “soluzione residuale” ove conferire entro il 2014 non più del 20% del rifiuti trattati. L’individuazione deve avvenire nel pieno rispetto delle direttive europee in materia di rifiuti solidi urbani e di tutela delle acque.

A questo proposito si vedano le valutazioni sintetiche sui sette siti preliminarmente indicati dalla Regione Lazio e considerati dal Commissario Delegato .
Anche per si ritiene opportuno tendere ad un rafforzamento del mandato del Commissario delegato, in termini temporali, di ricerca e verifica di ulteriori siti e della fase di avvio di una piena e corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti, in linea con le direttive europee e con le normative nazionali in materia di rifiuti.

Nell’ambito degli accordi di programma sopra indicati, dovrà anche essere definita la procedura per la verifica di adeguatezza ed eventuale revisione delle vigenti tariffe, in relazione alla sostenibilità degli obiettivi descritti, con la collaborazione di Regione, Provincia  e Comune.

Inoltre considerato l’interesse nazionale per la prevenzione dell’emergenza rifiuti a Roma, le misure indicate dovrebbero essere incluse in un provvedimento urgente, che consenta sia procedure accelerate che la dotazione di risorse adeguate. A questo scopo è intenzione del ministro sottoporre alla valutazione del CDM la possibilità di adozione di un apposito decreto legge o diversa iniziativa finalizzata alla realizzazione in tempi certi e con procedure semplificate degli interventi previsti, incluso il rafforzamento e l’ampliamento della portata e dei termini del mandato commissariale.

  Infine Clini ha chiesto un incontro, da tenersi dopo Pasqua, con il commissario europeo all’ambiente Janez Potoċnik per discutere della situazione dei rifiuti a Roma e delle misure previste.


SINTESI DELLE VALUTAZIONI SULLA LOCALIZZAZIONE DELLE DISCARICHE

a) Una soluzione comprendente i siti interessati da evidenti problematiche di natura idrogeologica (Corcolle, Riano Quadro Alto e Pian dell’Olmo), appare non compatibile, fatta salva la preventiva ed effettiva dimostrazione di realizzabilità, stabilità e convenienza anche economica di barriere impermeabili ingegnerizzate idonee a superare nel lungo termine qualsiasi ipotesi di eventi tali da pregiudicare la qualità dell’ambiente nelle aree limitrofe, con danno alla salute dell’uomo.

b) La soluzione inerente il sito di Corcolle si ritiene inopportuna anche per la prossimità con il sito archeologico di Villa Adriana;

c) Il sito di Monti dell’Ortaccio presenta caratteristiche geologiche favorevoli e capacità di abbancamento di rifiuti adeguata, stante anche la presenza ed esercizio di 2 impianti di TMB e di gassificazione, a fronte di fattori di inopportunità connessi al grado di sovraccarico ambientale già insistente sull’area;

d) Il sito di Fiumicino, Pizzo del Prete-Le Macchiozze, presenta caratteristiche compatibili salvo la tempistica di realizzazione degli scavi e le opere viarie che si renderebbero necessarie;

e) I rimanenti due siti di Fiumicino-Osteriaccia e di Roma-Castel Romano presentano manifeste criticità e l’esistenza di fattori escludenti. 


 

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