Comuni: Anci chiede a Monti di accelerare il federalismo demaniale
14 marzo 2012 – ‘’Dar corso ai provvedimenti necessari per l’attuazione del federalismo demaniale’’. E’ questa, in estrema sintesi, la richiesta contenuta nella lettera che il Presidente dell’ANCI, Graziano Delrio ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti.
Dopo aver ricordato al Premier che dall’approvazione del decreto legislativo concernente il federalismo demaniale ‘’sono ormai decorsi quasi due anni’’ Delrio sottolinea che tale decreto ‘’fu approvato con il consenso di tutte le forze politiche, sia dell’allora maggioranza che opposizione’’ concordi sull’esigenza di realizzare un percorso che ‘’garantisse la massima valorizzazione funzionale, economica e sociale dei beni pubblici, attraverso il contributo dei Comuni, tenendo conto in caso di alienazione della destinazione di parte delle risorse all’abbattimento del debito’’.
‘’Successivamente e con difficolta’ – ricorda ancora Delrio – si e’ avviata la procedura per il trasferimento dei beni, con l’individuazione di quelli da escludere in quanto adibiti a finalita’ istituzionali e di quelli da trasferire. I relativi DPCM sono stati oggetti di un lungo ed approfondito confronto in sede di Conferenza unificata, ed in particolare lo schema di decreto relativo ai beni trasferibili ha conseguito l’intesa da parte dell’ANCI e dell’UPI, gia’ nel luglio scorso’’.
‘’Purtroppo a tutt’oggi – evidenzia – si registra la mancata pubblicazione dei DPCM in Gazzetta Ufficiale, nonostante le ripetute richieste avanzate dai Comuni, nonche’ dalle stesse forze politiche in sede di Commissione parlamentare per il federalismo fiscale. Si aggiunge, inoltre, che la lista dei quasi 12 mila beni individuati come trasferibili in via preferenziale ai Comuni, per un valore superiore a 2 miliardi, e’ stata anche oggetto di una prima consultazione in seguito alla pubblicazione effettuata dall’Agenzia del Demanio. I piu’ di 2 mila Comuni interessati hanno in molti casi predisposto programmi di valorizzazione, che potrebbero rappresentare da un lato un risparmio per le Amministrazioni centrali cedenti, che non dovrebbero piu’ sostenere costi di manutenzione, e dall’altro un sicuro guadagno per la comunita’ in termini di fruibilita’, recupero, nonche’ valorizzazione sul piano finanziario’’.
Da qui la richiesta rivolta al Presidente Monti di accelerare l’attuazione del federalismo demaniale in quanto ‘’lo stato in cui versa gran parte del nostro patrimonio pubblico e’ spesso oggetto di denuncia dei nostri cittadini che portano alla nostra attenzione luoghi, beni che restituiti ad una gestione diretta potrebbero rappresentare un volano per l’economia, occasione di lavoro e di crescita sociale’’.