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Comitato Interassociativo Reti Elettriche : a rischio miliardi di investimenti sulla rete elettrica nazionale

 19 dicembre 2011 – Il Comitato Interassociativo Reti Elettriche (CIRE), che riunisce le Associazioni delle imprese operanti sulla rete di trasmissione nazionale, esprime forte preoccupazione per la sospensione dei lavori disposta da Terna  sui cantieri relativi alla realizzazione di nuovi impianti, conseguente a insufficienti condizioni di remunerazione previste dalla AEEG nel Documento di consultazione relativo ai criteri per la definizione delle tariffe per l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica per il periodo 2012-2015, da cui si evince la mancanza dei presupposti economici per la realizzazione degli investimenti da tempo pianificati.  Questo avrà come primo effetto il brusco arresto delle attività di centinaia di cantieri da nord a sud, che vedono impegnati migliaia di lavoratori.   Oltre che dall’impatto immediato, la preoccupazione è motivata in prospettiva dal rischio di blocco, purtroppo già in atto, della realizzazione di infrastrutture strategiche, indispensabili non solo all’incremento di competitività delle imprese del settore, ma soprattutto allo sviluppo e alla modernizzazione del Paese, data la funzione strategica della rete elettrica di trasmissione per l’interconnessione tra i poli energetici a livello nazionale e internazionale, per la qualità del servizio e la fruibilità delle energie da fonti rinnovabili.

La previsione dell’Autorità avrebbe l’effetto di una drastica riduzione (circa il 60%) di un volume degli investimenti che, negli ultimi anni, è stato superiore a 1 miliardo di € all’anno, con un battente di opere oggi cantierabili per oltre 7,5 miliardi: si tratta di uno dei rari settori che ha potuto e potrebbe continuare ad esercitare un’azione anticiclica in un contesto di crisi generalizzata, investendo in opere con ricadute economiche a favore dei consumatori.

Sul fronte delle imprese rappresentate dal Comitato, si evidenzia il rischio di cancellazione irreversibile di un intero comparto che ha contribuito, nel corso dei decenni, alla realizzazione dei circa 50.000 km della rete di trasmissione nazionale – rappresentando riferimento di eccellenza anche all’estero – e comprende al suo interno un patrimonio di risorse professionali difficilmente ricostituibile, formato da  mano d’opera altamente specializzata, non reperibile sul mercato.

Il Comitato chiede quindi all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas di salvaguardare, nell’interesse generale, il piano degli investimenti sulla rete elettrica, prevedendo una corretta tariffa di remunerazione, adeguata al mutato quadro economico-finanziario con cui Terna  e il settore delle imprese dovranno confrontarsi nel prossimo periodo.


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